57.000 borracce per studenti, docenti, impiegati pubblici
400 erogatori di acqua di rete nelle Scuole, Biblioteche, Municipi
65.000 Kg in meno di plastica da smaltire in un anno scolastico
2.700.000 € il risparmio annuo stimato per le famiglie
Si chiama Verde Aqva | Docendo Discimus ed è il nostro progetto di sensibilizzazione su 2 temi ambientali cruciali: l’acqua pubblica di rete e il plastic free, un’azione che coinvolge oltre 50.000 fra studenti e docenti di 180 scuole elementari, medie e superiori, oltre 20 Biblioteche pubbliche e le 30 sedi dei Comuni di Forlì-Cesena. A promuovere e sostenere questa iniziativa sin dal 2019 è Unica Reti SpA, Società patrimoniale delle reti idrico e gas partecipata dai 30 Comuni di Forlì-Cesena.
Il progetto partito a settembre 2019, ad oggi è già stato realizzato in 21 Comuni: Forlì, Cesena, Cesenatico, Forlimpopoli, Meldola, Castrocaro, Predappio, San Mauro Pascoli, Gatteo, Gambettola, Borghi, Sogliano, Roncofreddo, Verghereto, Sarsina, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Modigliana, Tredozio, Santa Sofia, Montiano. Entro ottobre 2020 sarà attivato anche a Longiano, Savignano, Civitella, Rocca San Casciano.
Le azioni di sensibilizzazione promosse nelle scuole insieme ai Sindaci dei nostri Comuni, sono dunque fondamentali per portare questi temi nella quotidianità delle famiglie e della comunità, incentivando un dialogo sul cruciale tema della sostenibilità ambientale e dei cambiamenti climatici.
Rammentiamo che a partire dal 2021 entrerà in vigore il divieto di utilizzo delle plastiche monouso.
Nel 2020, a distanza di un anno, il progetto Verde Aqva si consolida, dando continuità alla propria vocazione relazionale fra città, scuola, famiglie. La distribuzione delle borracce personalizzate in metallo è ripresa con l’avvio del nuovo anno scolastico ed è ora rivolta ai nuovi studenti di prima elementare: la borraccia personalizzata come testimone ideale di continuità di senso del progetto.
E’ importante registrare l’adesione al progetto da parte del Rotary Club Forlì-Tre Valli che per il 2020 ha deciso di sostenerne la diffusione nelle Scuole dei 12 Comuni di propria competenza con un prezioso contributo e riconoscimento.
Fino ad oggi sono state consegnate 54.444 borracce agli studenti e 2.471 borracce a dipendenti, Amministratori e Consiglieri comunali. Un dato destinato ad aumentare e a spingere verso la progressiva riduzione dell’uso della plastica nelle scuole e negli uffici dell’amministrazione pubblica, e verso il raggiungimento anche di risultati economici e ambientali importanti.
Stimando infatti in maniera estremamente prudenziale che ognuno dei circa 45.000 studenti delle scuole dei 30 Comuni di Forlì-Cesena beva durante le lezioni in media un litro di acqua a settimana (due bottigliette da mezzo litro), e calcolando questo consumo per tutto l’anno scolastico, emergono dati sorprendenti per il minor uso di plastica e per il risparmio sull’acquisto di acqua da parte delle famiglie.
In un anno scolastico si producono potenzialmente questi risultati potentissimi:
• 63.838 Kg di plastica PET risparmiata allo smaltimento in un anno scolastico;
• 2.672.772 € annui risparmiati dalle famiglie in acquisto di bottigliette per la scuola;
In ogni erogatore è installato il conta-litri che ne misura la quantità di acqua erogata, in modo che l’impatto del progetto possa restituire dati oggettivi.
A testimonianza della qualità innovativa del progetto, “Verde Aqva – Docendo Discimus” ha inoltre ottenuto da ATERSIR (Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti) l’assegnazione di un importante contributo per la realizzazione del progetto per la riduzione dei rifiuti a valere sulla linea di finanziamento LFB3 per l’anno 2020. Un importante riconoscimento.
Il primo anno del progetto ha permesso agli studenti delle scuole della provincia, alle loro famiglie e ai dipendenti e funzionari della pubblica amministrazione di compiere un importante passo nella costruzione di scuole e municipi Plastic Free. Il nostro impegno è destinato ad aumentare coinvolgendo nuove realtà del territorio come ad esempio le organizzazioni sportive e i luoghi del settore socio assistenziale, così da favorire ulteriormente un cambiamento di abitudini ormai imprescindibile nella vita e nei consumi delle nostre comunità.