Romagna Acque: “Ecco i dati 2020 sulle Case dell’Acqua presenti nel territorio”
Come ogni anno, Romagna Acque-Società delle Fonti contribuisce ad incrementare il dibattito su queste tematiche.
Nel pomeriggio di lunedì 22, alle 15, il presidente Tonino Bernabè sarà ospite, assieme al direttore generale di ARPAE Emilia-Romagna, Giuseppe Bortone, di un dibattito online sul tema “L’acqua. Le frontiere della gestione di un bene comune. La risorsa acqua: usi plurimi e gestione idropotabile”.
L’iniziativa fa parte del ciclo di incontri “Sviluppo sostenibile. Verso l’economia circolare”, organizzati dall’Associazione Nuova Civiltà delle Macchine di Forlì, in collaborazione col Liceo Scientifico “Fulcieri Paolucci de Calboli” e con l’Ufficio Scolastico Regionale.
L’incontro potrà essere seguito in diretta sul canale youtube o sulla pagina facebook dell’Associazione Nuova Civiltà delle Macchine.
I recenti studi sui cambiamenti climatici hanno alzato la sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e climatiche e nell’ambito della riflessione assume una particolare criticità il tema della risorsa acqua.
I cambiamenti climatici minacciano infatti di modificare significativamente il sistema idrologico nazionale e locale.
Le previste carenze idriche e i più frequenti fenomeni estremi, associati ad una maggiore richiesta di acqua (per l’irrigazione agricola, per il settore residenziale anche associato al turismo e per il comparto industriale) avranno con tutta probabilità gravi ricadute negative su servizi ecosistemici come l’acqua potabile.
Il nostro territorio ha certamente gestito la risorsa idrica in maniera efficiente, tanto che oggi siamo in grado di garantire un approvvigionamento idrico sostenibile e di qualità, ma nello scenario dei cambiamenti climatici è fondamentale sviluppare delle strategie che possano permettere di mantenere elevato lo standard raggiunto.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di dare conto del come migliorare l’uso di questa preziosa risorsa in tutti i vari ambiti d’uso (casa, agricoltura e industria) e mettere in luce l’importanza dei piani e delle azioni di adattamento ai cambiamenti climatici relativamente alla risorsa acqua, attraverso la presentazione degli interventi realizzati e delle strategie future che sono pianificate a livello locale.
Sempre in quest’ottica, Romagna Acque ha reso noti – in collaborazione con Adriatica Acque – i dati relativi al 2020 sulle Case dell’Acqua presenti nel territorio romagnolo. Nell’anno appena trascorso, sono stati erogati quasi 10 milioni di litri d’acqua, circa due terzi liscia e un terzo gassata.
Una cifra che porta il totale complessivo, da quando sono state istituite le prime Case dell’Acqua ad oggi, a quasi 117 milioni di litri complessivamente erogati (di cui 35 milioni di acqua gassata): il che equivale a quasi 78 milioni di bottiglie di plastica da 1 litro e mezzo in meno, per un risparmio complessivo che per i cittadini vale oltre 21 milioni e mezzo di euro.
Una cifra decisamente importante, anche in termini di sostenibilità ambientale.
“In un contesto di cambiamento climatico e forti pressioni sulle risorse naturali per fare fronte alle crescenti esigenze mondiali – sottolinea Tonino Bernabè, presidente di Romagna Acque – la gestione dell’acqua rappresenta un ambito strategico per garantire sostenibilità e competitività.
Quando parliamo di adattamento ai cambiamenti climatici, ci chiediamo come anticipare gli effetti negativi, individuando azioni appropriate per prevenire o minimizzare i danni che possono causare: in linea con quanto previsto dall’Agenda 2030, il programma d’azione che identifica 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile.
Tra questi obiettivi, al punto n. 7 dell’Agenda ONU, il ruolo della gestione dell’acqua risulta un aspetto essenziale al fine di garantire a tutti il suo utilizzo.
L’Italia ha il dovere di essere all’altezza, per spendere in maniera efficace le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza previste nel piano di Next Generation Ue, che rappresentano un’opportunità importantissima anche nel campo idrico. E Romagna Acque farà la sua parte, con le opere che sono già programmate e che sono già state finanziate in tariffa”.
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